El Sabor de Tango - Nozioni sul Tango
Il Tango Argentino
Il tango vede le sue origini alla fine dell'800 inizio '900 nella zona del Rio della Plata tra l'Argentina e l'Uruguay. La componente etnica è costituita dai Gauchos o mandriani provenienti dalle campagne interne mescolati agli emigrati italiani, spagnoli, portoghesi e tedeschi. Nella musica troviamo forti influenze africane, specialmente nella Milonga (ballo insieme al Vals che rientra nel circuito del tango), influenze anche dall'habanera cubana importata dai marinai caraibici e della melodia italiana e canzone napoletana. Si sviluppa una lingua vera e propria con gerghi dialettali provenienti dai vari immigrati chiamata Lunfardo, utilizzata dai malavitosi per non farsi capire dalla polizia e dalla gente comune.
Nei testi dei tanghi più classici si parla di nostalgia della terra lasciata, di amori persi, di tradimenti e di vita quotidiana dell'emigrante nei bassi fondi, vita ormai da esiliato. Nel ballo si trova una grande carica erotica, nobiltà nella musica e forte dignità umana, un forte invito all'eleganza anche interiore. A differenza degli altri balli popolari, il tango, non ha questo senso di collettività ma ha la capacità attraverso la solitudine di esprimere qualcosa di più grande: "il sentimento di un intero popolo".
Dai bassi fondi di Buenos Aires e postriboli, poco alla volta il tango conquista anche le classi più alte fino all'Europa. Questo grazie anche all'industria cinematografica Hollywoodiana con Rodolfo Valentino (finto stereotipo del tango) e poi con Carlos Gardel (tuttora mito nazionale argentino indiscusso).
La musica in continua evoluzione, influenzerà con gli anni anche la musica italiana negli anni '30, è espressa la passione, l'aspirazione, la malinconia e condivisione. E', comunque, mantenuto un forte rapporto con la tradizione permettendosi raffinate e colte variazioni senza perdere la dimensione popolare. La particolarità di guardare continuamente al futuro rimanendo legati ad un passato, ha permesso al tango di mantenersi sempre moderno, senza perdere la sua essenza primaria.
Il fascino della musica è legato al ballo, poche musiche lo sono, tipo il flamenco, è come se i passi e i movimenti fossero il completare della musica. Il movimento è insito nella musica, poche sono le note ma dirette al cuore. Nel ballo troviamo il rito del corteggiamento, la sfida, la lotta, l'abbandono, si racconta di un amore e la facilità è quasi sempre un miraggio. Inizialmente il tango era ballato tra uomini nei bassi fondi della città, inevitabilmente ha mantenuto poi questa vena machista e spavalda, con gli anni la danza si tramuterà sempre più in arte. Quando il tango conquista l'Europa, incominciano i primi dissidi nella classe aristocratica che è indubbia se accettare un ballo nato dai bassi fondi malavitosi di una città sudamericana. La carica erotica espressa è tanto forte che, nel 1913 il Papa Pio X, darà il suo consenso e benvenuto al tango tra l'aristocrazia europea, dopo aver esaminato personalmente una coppia di ballerini esibirsi.
Poco alla volta in Europa il tango viene stereotipato, appiattito, reso competitivo, schematizzato in passi prestabiliti, perdendo l'essenza: l'improvvisazione. Si avrà, con il trascorrere degli anni come inevitabile conseguenza, la trasformazione del Tango Argentino in quello che noi oggi conosciamo come Tango Liscio. Dopo Anni d'abbruttimento, l'Europa riscopre solo negli anni '80 il vero Tango, grazie a spettacoli e tournée direttamente dall'Argentina.
Musicalmente il percorso è simile a quello del jazz, flamenco, fado e samba dove inizialmente vengono reputati incapaci i musicisti. Viene inserito negli anni '20 il Bandoneon, strumento che tuttora ne distingue e caratterizza la musica, l'emigrazione italiana ne caratterizza la lingua, musica, melodia, moda e comportamenti. La passività della danza è solo apparente e non effettiva, all'uomo spetta il compito di farsi strada tra i ballerini, la donna approfitta di qualsiasi spazio interpretativo concesso dall'uomo. Elementi essenziali nel ballo sono il ritmo della musica, lo spazio, la donna e la creatività. Essenziale è il dialogo corporale tra i ballerini.